Sentendo menzionare “Le Torri di Slivia” lo spontaneo interrogativo è: da dove ha origine questo nome? Non molti sanno che, a poco meno di un chilometro dall’osmiza, c’è una suggestiva grotta la quale, a circa cento metri di profondità, cela un mondo sotterraneo fatto di torri, stalattiti, stalagmiti, punte e guglie, inquietanti e favolose forme create dal passaggio dell’acqua e dallo scorrere del tempo.
Indiscrezioni dicono che a breve al giovane titolare Corrado Greco, sfruttando una legge riguardante gli agriturismi – e sarebbe il primo caso in Italia –, verrà concessa la gestione delle visite a questo stupendo patrimonio naturale! Non a caso è diventata ormai quotidiana la sua entrata in grotta, in modo da abituare i pipistrelli, attuali abitanti della cavità, alla presenza dell’uomo.
Già in cantiere anche la modalità di trasporto delle persone dall’edificio alla grotta, che non avverrà a piedi bensì con l’ “agribus”, una sorta di carrozza trainata da un trattore. Come si diceva, oltre ad essere un’osmiza, le “Torri di Slivia” è anche un agriturismo, e a tal proposito è giusto fare una precisazione: la maggior parte delle persone collega il termine “agriturismo” al solo argomento enogastronomico, invece questa parola può riferirsi – come in questo caso – a visite naturalistiche, escursioni in MTB (Mountain Bike), corsi di vario genere ed infine la disponibilità di camere in cui fermarsi per qualche notte.
Queste stanze sono state create successivamente alla ristrutturazione della vecchia stalla ed annesso fienile. La sorella di Corrado, Roberta, ha in gestione invece il maneggio e comunque tutte le attività correlate ai cavalli, come ad esempio le passeggiate su prenotazione (cellulare 338 8982693).
Ritornando invece al discorso alimentare, nei periodi di apertura, l’offerta prevede i tradizionali insaccati di suino più qualche specialità che vi invitiamo a scoprire personalmente.
A completare il menù anche le uova provenienti dalle proprie galline, i formaggi di aziende agricole del Carso ed i pomodori e peperoni di casa preparati sott’olio. Da gustare come una sorta di antipasto, deliziose anche le tartine con il lardo affumicato.
Per quanto concerne il vino, la possibilità è di avere del Terrano oppure una Malvasia. Siccome, soprattutto in primavera, le frasche apposte sulle strade dell’altopiano sono parecchie, per identificare facilmente l’osmiza “Le Torri di Slivia” basterà seguire le frecce rosse con le estremità turchesi!