Il Sig. Giovanni Antonič fu il fondatore di una privata, che dopo alcune modifiche alla casa di famiglia divenne una vera e propria osmiza, oltre quarant’anni or sono.
Dove prima si trovava la stalla oggi c’è un’accogliente taverna con un caminetto a riscaldare l’ambiente, visto che uno dei periodi di apertura cade al termine della stagione invernale. Comunque lo stile rustico è stato mantenuto, non per mancanza di voglia di rimodernare, ma perché i titolari ritengono corretto rimanere in un contesto bello ma al contempo semplice.
L’osmiza fu tramandata al figlio, Giovanni anche lui, mentre oggi il titolare è il nipote Andrej, nome che interrompe la tradizione dei Giovanni. Scherzosamente la sorella Elisabetta ci dice che forse la madre volle cambiare la “tendenza” per ovviare ai disguidi nel recapito della corrispondenza.
Andrej è un perito agrario, pertanto si può ritenere a tutti gli effetti un professionista del settore. Oltre ai maiali gli Antonič possiedono anche galline – che forniscono le uova – e mucche, dal quale latte si ricava il formaggio poi venduto nell’osmiza stessa.
L’autonomia nella produzione di tutti gli alimenti è così spinta che una volta facevano in casa anche il pane, salvo poi dover rinunciare causa le leggi troppo restrittive in termini di forni a legna. I salumi sono quelli comuni, poi si possono consumare verdure sott’olio ed eventualmente dei dolci, solitamente strudel e crostate.
Quasi ci si dimenticava di menzionare le squisite tartine con il formaggio spalmabile e le noci di casa! Il vino rosso è il refosco, mentre il bianco è un uvaggio di Vitovska e Malvasia; particolare anche la possibilità di gustare del Chardonnay.
Molti dei clienti abituali riferiscono di essersi praticamente visti crescere qua dentro, e gli Antonič vanno fieri nel vedere il ricambio generazionale delle varie famiglie del posto, che continuano con piacere a frequentare questa osmiza.