Ancora negli anni 40 il signor Mario Serli, nato a Dignano d’Istria, si trasferì in località Mattonaia, la quale etimologia rimanda ai mattoni che si riuscivano a produrre grazie alla vena d’argilla che scorreva nei terreni di quella zona. I Serli erano produttori di vino da generazioni e quindi non sorprende che, ormai da quasi vent’anni, si sia arrivati all’apertura di un’osmiza.
Una dozzina d’anni fa la casa è stata teatro di un’importante opera di ristrutturazione, dove il Signor Mario ed il figlio Stefano si sono dati molto da fare nei vari lavori, tra cui la rimozione dell’eternit piuttosto che il rifacimento di tetto e solai. Forse la parte più faticosa ha riguardato le tavole che sorreggono la tettoia, per il cui posizionamento sono stati impiegati oltre 6mila chiodi!
Tale tettoia risulta però molto utile, in quanto all’occorrenza ripara gli avventori sia dal Sole che dalla pioggia. Molto interessanti alcune cornici esposte in una stanza adibita ad ufficio, ma anche a museo ci verrebbe da dire; queste contengono delle fotografie effettuate con cadenza annuale, le quali illustrano le evoluzioni dell’osmiza.
L’ultima nota “estetica” riguarda l’interessante esposizione di attrezzi agricoli, in parte storici, apposta su una delle pareti del cortile.
L’offerta enogastronomica prevede, per quanto riguarda gli affettati, prosciutto cotto, crudo, salame, salsicce, pancetta e lardo. Avendo anche galline ed ulivi di proprietà, si potranno richiedere delle uova sode piuttosto che le olive di casa, varietà Bianchera, Leccino e Pendolino.
Il formaggio invece proviene da un’azienda agricola dell’altopiano. Infine c’è la possibilità di richiedere anche dei ravanelli, introvabili in qualsiasi altra osmiza.
I vini disponibili sono un uvaggio rosso (Merlot, Refosco, Cabernet Sauvignon) mentre tra i bianchi la scelta è più ampia: Malvasia, Vitovska, Sauvignon e, molto particolare, un Moscato dolce; quest’ultimo è così particolare nonché apprezzato, che difficilmente arriva all’ultimo giorno di apertura.
Il titolare prima di congedarci sottolinea come sia tutta la famiglia a portare avanti l’attività e quindi, a parte il sopraccitato figlio Stefano, menzioniamo anche le signore Onorina e Donatella, rispettivamente moglie e figlia di Mario. Come dice lui stesso «è una questione di gruppo», e questo è testimoniato anche dall’immagine che ritrae la famiglia Serli, tutta assieme e felice!